La novità di quest’anno: un inno d’amore al territorio
Chiunque mi conosca sa che ho all’attivo un campo sperimentale in cui porto delle cultivar che mi hanno sempre affascinato e che provengono da tutta Italia, una fra tutte la Nocellara.
Quello che, invece, non sapete ancora è che da qualche anno sto lavorando ad un progetto al quale tengo molto, quello cioè di raccontare un territorio veramente speciale, fatto di mare, terra rossa, muretti a secco e cultivar di ulivi meravigliosi conosciuti e non: il territorio in cui vivo.
Il racconto della mia terra, allora, avviene oggi con la presentazione di una cultivar che, secondo le mie conoscenze, non è molto diffusa e si trova prevalentemente nei territori della Murgia dei Trulli e delle Grotte ovvero Castellana Grotte, Conversano, Putignano, Alberobello, Polignano e Monopoli.
Pur essendo antichissima, infatti , non ha trovato la diffusione tipica delle varietà più note soprattutto a causa della bassissima resa in olio. Sul territorio viene chiamata sia al femminile che al maschile, ed è la versione che io ho scelto: il suo nome è SIMONE.
Ecco allora che posso finalmente presentarvi il frutto di un lavoro che mi inorgoglisce perché parla di una cultivar antica, dunque inevitabilmente del passato, della mia terra, di com’era ieri , di come è oggi e che per questo ho voluto chiamare “Radici” .
Così com’è mia abitudine, al fine di garantire un’ alta qualità del nostro prodotto, anche la Simone è stata raccolta ad inizio invaiatura e lavorata, nell’arco di qualche ora, in un frantoio con tecnologia di ultimissima generazione per mantenere intatte le proprietà organolettiche e i suoi profumi.
Non vediamo l’ora di portare la nostra Puglia , attraverso la conoscenza di questo olio evo “raro”, in Italia e nel mondo, perché viviamo in un territorio meraviglioso che vogliamo valorizzare.
Costantino Solimando
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